koan famosi

Grazie a questo sito, un opera per spiegare i koan zen, antico retaggio della cultura chan per mettere in difficolta' la mente e le sue illusioni e per provare a portare il discepolo all' assoluta verita'.

https://www.gianobifronte.it/2_ARGOMENTI/2l_pensieri/5_zen/koan_e_zen.pdfkoan_e_zen.pdf (107404).

 

 

KOAN & Z E N

 

I Koan

Aprirsi al cuore dell’esperienza

Talvolta i praticanti di meditazione Zen si perdono dentro lo Zazen, scambiando il “silenzioso vuoto nulla” per la manifestazione dell’essere. I koan aiutano a riportarti alla vita dell’essere e a controllare, come diceva un Maestro Zen, “se dormi o se sei sveglio”.
La parola giapponese koan, che letteralmente significa “editto pubblico”, indica il resoconto di un incontro tra maestro e discepolo. Abitualmente, durante questo incontro, il maestro Zen assegna un quesito paradossale all’allievo come stratagemma per aiutarlo a liberarsi dal condizionamento mentale della logica dualistica e discriminante.


Se lo ascolti con le orecchie non lo cogli,
solo quando lo udirai con gli occhi, lo coglierai

Questo koan, ad esempio, è un invito a udire le cose non solo con le orecchie, ma a immergersi in ciò che si sta facendo coinvolgendo completa-mente tutti i sensi e tutto noi stessi. Se ascoltiamo solo ciò che la nostra mente ci dice, ascoltiamo solo ciò che abbiamo in mente. Se, come nella meditazione Zazen, ci buttiamo senza preconcetti in ciò che facciamo, allora saremo immersi nella realtà del momento.
Seduti in Zazen, ripetiamo mentalmente l’enunciato del koan, fino a quando non viene interiorizzato. Sono tanti i pensieri e le spiegazioni che la mente offre riguardo al koan, ma non bisogna mai accontentarsi di una risposta. Perché non c’è una risposta al koan, c’è solo il farlo proprio nella vita, trasformando ogni attimo di essa in un koan. Seduti in Zazen, immersi in un koan o semplicemente impegnati nella nostra quotidianità, se riusciamo a penetrare la realtà andando oltre le parole e le azioni, possiamo liberarci dalle illusioni e dai fantasmi della mente. Con la mente limpida come il cielo azzurro, possiamo vivere liberi dalla sofferenza derivante dai condizionamenti e dagli attaccamenti. Possiamo vedere la realtà così com’è e vivere il koan o, come dicono i maestri Zen, “essere il koan”.

Lo Zazen
 

Il Sutra del Cuore

Il Sutra del Cuore: Maka Hannya Haramitta Shin-Gyo

Il Sutra del Cuore viene recitato non solo nello Zen, ma in tutte le tradizioni buddhiste, e contiene l’essenza dell’insegnamento del Buddha. In esso, il Buddha parla a Sariputta, uno dei più saggi discepoli, e racconta come il Bodhisattva della Compassione, Avalokitervara, realizzò un profondo Samadhi, ossia lo splendore totale dell’intuizione interiore.
Avalokitervara è chiamato anche Avalokita, “colui che guarda giù” in modo compassionevole verso tutti gli esseri non ancora consapevoli della loro illuminazione. È un Bodhisattva perché è un essere illuminato al punto di diventare un Buddha ed entrare nel Nirvana, ma ha rinunciato all’estinzione di nascita e morte per aiutare tutte le persone che soffrono.
All’interno del Sutra del Cuore, Il Buddha rivela la natura illusoria di tutto ciò che crediamo reale e dotato di un’esistenza indipendente. Insegna il superamento del Samsara, la ruota di nascita sofferenza e morte, e del Nirvana.

…Poiché tutte le cose sono vuoto, non c'è forma, percezione, impulsi, coscienza; non esistono occhio, orecchio naso, lingua, corpo, intelletto; non esiste colore, voce, olfatto, gusto, tatto, legge; non c'è né il mondo che si vede né il mondo della coscienza, non ci sono tenebre né fine delle tenebre, né vecchiaia né morte, né inesistenza di vecchiaia e di morte…

Questo passo non significa che non esiste nulla e che tutto è vuoto, non è un inno al nichilismo. Il vuoto di cui si parla nello Zen è un pieno di tutto, significa che non esiste nulla che esista da solo come entità propria, ma che tutto è Uno. Quando prendiamo coscienza di questo attraverso lo Zazen e la pratica della costante consapevolezza, realizziamo la nostra unità con l’Universo.

...Esso dice: "Andato, andato, andato all'altra riva ed approdato all'altra riva”…

Il Sutra del Cuore termina con l’esortazione a praticare e a risvegliarci, perché per tutti quelli che praticano seriamente è possibile andare all’altra riva. Naturalmente l’altra riva è già dentro di noi. È il nostro risveglio, l’altra faccia della nostra coscienza.

I Quattro Voti del Bodhisattva

 

 

Lo Zen possiede la pura arte di suggerire la cosa giusta e di indicare cio che

non puo essere indicato. Ed in modo cosi semplice che puo sfuggirvi:

dovrete cercarlo, dovrete cercarlo a tentoni, perche di per se l’aneddoto

e cosi semplice che vi puo sfuggire. Non e molto complesso, di fatto la

mente non serve; piuttosto un’apertura del cuore, cosi lo potete capire.

Fate attenzione ... questo breve aneddoto contiene l’intero significato

dello Zen:

Fu chiesto al Maestro Bokuju:

"Ogni giorno ci dobbiamo vestire e dobbiamo mangiare, come possiamo

liberarci da tutto questo?".

Bokuju rispose:

"Ci vestiamo, mangiamo"

Colui che chiedeva disse:

"Non capisco"

Bokuju rispose:

"Se non capisci, indossa i tuoi vestiti e mangia il tuo cibo".

Se tu chiedi cos'e il Jazz, non lo saprai mai.

Louis Amstrong

Si racconta che, sulla via del ritorno, Bodhidharma incontro due viandanti.

Questi, saputo chi era quell'uomo, gli posero due domande.

Il primo gli chiese: "Che cos'e un illuminato?"

E Bodhidharma rispose: "Tre libbre di lino".

Il secondo gli domando: "Che cos'e lo Zen?".

E Bodhidharma rispose: "La vita di tutti i giorni".

Un'altra volta ho visto un bambino venire verso di me tenendo una torcia

accesa in mano.

"Da dove porti la luce? " gli ho chiesto.

Lui la spense immediatamente e mi disse,

"O Hasan, dimmi dove e andata e io ti diro dove l'ho presa".

Hasan Basri

In una sutra, il re Hashinoky chiese alla regina: "C'e qualcuno sulla terra

che tu ami piu di te stessa?".

"Vorrei tanto rispondere che ti amo piu di me stessa, ma in realta e me

stessa che amo di piu di ogni cosa" rispose la donna.

Il re riprese: "Anch'io amo me stesso piu di ogni altro".

Decisero allora di far visita a Buddha Sakyamuni, per sottoporgli quel

problema.

"Le vostre rispettive risposte non sono erronee" rispose il Buddha. "In

definitiva, ognuno ama se stesso. Cosi facendo non arreca danno agli altri.

E tuttavia, nell'amar se stesso, l'uomo reca danno agli altri".

E', questo, un grande koan.

Maestro Taisen Dashimaru

Prima che una persona studi lo Zen,

le montagne sono montagne e le acque sono acque;

dopo una prima impressione nella verita dello Zen,

le montagne non sono piu montagne e le acque non sono piu acque;

dopo l'illuminazione,

le montagne sono di nuovo montagne e le acque di nuovo acque.

Alfred Korzbysk

Un monaco disse a Joshu: "Sono nuovo del monastero. Ti prego di

insegnarmi ".

Joshu domando: "Hai mangiato la tua zuppa di riso?".

Il monaco rispose: "L'ho mangiata".

Joshu disse: "Allora faresti bene a lavare la tua ciotola".

In quel momento il monaco fu illuminato.

Lo Zen non ha niente da raccogliere.

Quando la gente che studia lo Zen non vede questo,

e perche si avvicina troppo ardentemente.

Ying-An

≪ Una menzogna nel Mondo del Desiderio e insieme un assassinio ed un

suicidio ≫.

... e un po' ermetica? Forse si, ma siamo o non siamo viandanti "in

cerca"?

Gandalf

"Come posso proseguire il mio cammino su questa strada senza

smarrirmi?" chiese un monaco.

"Tu credi che questa sia una strada?" fece Joshu.

"Certo: e la strada che percorro da tanto tempo."

"E se ti fossi gia smarrito, da tanto tempo?"

"Come puoi supporre questo?" disse il monaco "E' semplicemente assurdo."

"Appunto. Tu mi hai domandato se puoi percorrere ancora questa strada

senza smarrirti."

Qual e il colore del vento?

Koan Zen

Se trovi sulla strada un uomo che sa,

non dire una parola,

non stare in silenzio.

Anche una buona cosa non e buona come il nulla.

Amabili fiocchi di neve che non cadono in nessun posto.

Come lo prendero?

Non prenderlo.

Quello che rimane quando non c'e piu avidita e il Se.

Panchadasi

Ti Ts'ang chiese a Fa-Yen: "Dove vai?"

Fa-Yen disse: "In giro in pellegrinaggio".

Ti Ts'ang disse: "Qual e lo scopo del pellegrinaggio?"

Fa-Yen disse: "Non lo so."

Ti Ts'ang disse: "Non sapere e piu vicino".

Di una cosa con la bocca chiusa!

Trenta raggi si incontrano in un mozzo

e in quel che e il loro vuota sta l’uso del carro.

Si lavora l’argilla e se ne forma un vaso

e in quel che e il suo vuoto sta l’uso del vaso.

Si forano porte e finestre per fare una casa

e in quel che e il loro vuoto sta l’uso della casa

percio

dall’essere viene il possesso

dal non essere viene l’utilita.

tratto dal testo di filosofia "Tao: Tao-te-Ching" di Lao-Tse.

"Sto per fare una domanda" disse il Re Melinda al venerabile Nagasuma.

"Mi puoi rispondere?"

Nagasuma disse: "Per favore fai la tua domanda".

Il Re disse: "Ho gia chiesto".

Nagasuma disse: "Ho gia risposto".

Il Re disse: "Cosa hai risposto?"

Nagasuma disse: "Cosa hai chiesto?"

Il Re disse: "Non ho chiesto niente".

Nagasuma disse: "Non ho risposto niente".

(Ah! ... questo "Mondo Zen" ! ! !)

Gandalf

Sciamano - Dove porta questo sentiero?

Jonathan - Da dove siamo a dove dovremmo essere.

J. - Nessuno conosce il suo destino fino a quando non vede la via.

S. - E qual e la via, piccolo orso?

J. – La via? Non c’e nessuna via … e il nostro cammino a crearla

La Perfezione

"Quando si e vuoti di ogni illusione si e perfetti. Non e cosi?" chiese un

giovane monaco.

"Non si e perfetti" rispose Joshu.

"In che cosa consiste allora la perfezione?".

"Nel dimenticare anche la possibilita dell'illusione" disse Joshu.

Siediti su una sedia ancora calda e finirai con il litigare con quello che

c'era seduto prima.

Quando la monaca Chiyono studiava lo Zen con Bukko di Engaku, per molto

tempo non riusci a raggiungere i frutti della meditazione.

Finalmente, in una notte di luna, stava portando dell'acqua in un vecchio

secchio tenuto insieme con una cordicella di bambu.

Il bambu si ruppe e il fondo del secchio cadde, e in quel momento Chiyono

fu liberata!

Per commemorare l'evento, scrisse una poesia:In questo modo e in quello

cercai di salvare il vecchio secchio,

Poiche la corda di bambu era logora e stava per rompersi.

E poi tutt'a un tratto il fondo si stacco e cadde.

Niente piu acqua nel secchio!

Niente piu luna nell'acqua!

In una sutra, il re Hashinoky chiese alla regina: "C'e qualcuno sulla terra

che tu ami piu di te stessa?".

"Vorrei tanto rispondere che ti amo piu di me stessa, ma in realta e me

stessa che amo di piu di ogni cosa" rispose la donna.

Il re riprese: "Anch'io amo me stesso piu di ogni altro".

Decisero allora di far visita a Buddha Sakyamuni, per sottoporgli quel

problema.

"Le vostre rispettive risposte non sono erronee" rispose il Buddha. "In

definitiva, ognuno ama se stesso. Cosi facendo non arreca danno agli altri.

E tuttavia, nell'amar se stesso, l'uomo reca danno agli altri".

E', questo, un grande koan.

Maestro Taisen Dashimaru

Prima che una persona studi lo Zen, le montagne sono montagne e le acque

sono acque;

dopo una prima impressione nella verita dello Zen, le montagne non sono

piu montagne e le acque non sono piu acque;

dopo l'illuminazione, le montagne sono di nuovo montagne e le acque di

nuovo acque.

Se il cielo vuol far piovere o tua madre vuole sposarsi di nuovo tu non puoi

farci proprio nulla.

Il Cielo facendo venire alla luce il genere umano da agli uomini un corpo e

una regola di vita.

Gli uomini, mantenendo questa legge esterna, sono buoni, amano e

apprezzano il meraviglioso coraggio dell'anima.

Quando hai fame, mangia il tuo riso;

quando sei stanco, chiudi i tuoi occhi.

I pazzi potranno ridere di me,

ma gli uomini saggi sanno cosa intendo.

Lin-chi

Un monaco chiede al maestro Haryo,: "Cos'e la via?"

Haryo dice,: "Un uomo a occhi aperti che cade nel pozzo."

Qualcuno disse a Joshu: "Com'e possibile una via se ne esistono tante?"

E Joshu: "Ne vedi davvero tante?".

"Cosi almeno mi pare" rispose quello.

"Si tratta appunto di questo" disse Joshu.

Fare senza fare,

agire senza agire,

gustare senza gusto.

Considerare grande il piccolo e molto il poco,

ricambiare l'ira con la virtu.

Pianificare il difficile quando e gia facile,

far grandi cose quando sono ancora piccole.

Nel mondo il difficile si fa dal facile,

nel mondo il grande si fa dal piccolo.

Percio il saggio non fa mai grandi cose,

percio puo portare a compimento grandi cose.

Ora chi leggermente promette, certamente ha scarsa buona fede e molte

cose facili necessitano di molte difficolta;

per questo il saggio trova il facile difficile, e percio alla fine non ha

difficolta.

Lao-Tzu

Lao-Tzu

In un sutra, Buddha racconto una parabola:

Un uomo che camminava per un campo si imbatte in una tigre. Si mise a

correre tallonato dalla tigre.

Giunto a un precipizio si afferro alla radice di una vite selvatica e si lascio

penzolare oltre l'orlo.

La tigre lo fiutava dall'alto.

Tremando, l'uomo guardo giu, dove in fondo all'abisso un'altra tigre lo

aspettava per divorarlo.

Soltanto la vite lo reggeva.

Due topi, uno bianco e uno nero, cominciarono a rosicchiare pian piano la

vite.

L'uomo scorse accanto a se una bellissima fragola.

Afferrandosi alla vite con una mano sola, con l'altra spicco la fragola.

Com'era dolce!

A un uomo che gli confesso:

"Sono angosciato dal nascere e dal morire e dal tempo che non si ferma

mai"

Hui-neng rispose:

"Perche non cogli cio che e senza nascita, senza morte, senza tempo?"

Ogni cosa lo stesso, ogni cosa distinta.

proverbio Zen

Il tao che puo essere detto, non e l'eterno tao.

Il nome che puo essere nominato, non e l'eterno nome.

Tao Te Ching

Un giorno un uomo avvicino Ikkyu e chiese:

≪Maestro, scriveresti per me qualche massima della piu alta saggezza?≫

Ikkyu prese il suo pennello e scrisse: ≪Attenzione.≫

≪Tutto qui?≫ chiese l'uomo.

Ikkyu allora scrisse: ≪Attenzione. Attenzione.≫

≪Bene≫ disse l'uomo ≪Non vedo una grande profondita in quello che avete

scritto.≫

Poi Ikkyu scrisse la stessa parola tre volte: ≪Attenzione. Attenzione.

Attenzione.≫

Un po' irritato l'uomo chiese: ≪Cosa significa quella parola “Attenzione”?≫

Ikkyu gentilmente rispose, ≪Attenzione significa attenzione.≫

Prendi il cavallo vigoroso della mente.

Non si puo entrare due volte nello stesso fiume.

Eraclito

Qual meraviglia soprannaturale e qual miracolo e questo!

Tiro l'acqua dal pozzo, e porto la legna!

P'ang-yun

A settanta anni pianto ancora alberi;

Non ridere di me, caro vicino.

Da sempre si sa che dobbiamo morire,

Il bello e che non sappiamo quando.

Yuan Mei

La Via non e difficile, solo,

non ci deve essere volere o non volere.

Chao-Chou

Shogen domando:

≪Perche l'uomo illuminato non si alza in piedi e spiega?≫

E disse anche:

≪Non e necessario che il discorso venga dalla lingua≫.

Quando mangi o bevi,

diventa il sapore del cibo o della bevanda,

e sii sazia.

≪Come posso proseguire il mio cammino su questa strada senza

smarrirmi?≫ chiese un monaco.

≪Tu credi che questa sia una strada?≫ fece Joshu.

≪Certo: e la strada che percorro da tanto tempo.≫

≪E se ti fossi gia smarrito, da tanto tempo?≫

≪Come puoi supporre questo?≫ disse il monaco ≪E semplicemente

assurdo.≫

≪Appunto. Tu mi hai domandato se puoi percorrere ancora questa strada

senza smarrirti.≫

Due insegnanti di Zen, Daigu e Gudo, furono invitati a far visita a un gran

signore. Appena giunti, Gudo disse al signore:

≪Tu sei intelligente per natura, e hai una innata predisposizione a

imparare lo Zen≫.

≪Sciocchezze≫ disse Daigu. ≪Perche stai adulando questo stupido? Sara

un signore, ma di Zen non sa proprio niente≫.

Cosi, invece di costruire un tempio per Gudo, il signore lo costrui per

Daigu e studio lo Zen con lui.

Il grande sentiero non ha porte, migliaia di strade vi sboccano; quando si

attraversa quella porta senza porta, si cammina liberamente tra cielo e

terra.

Mumon

Un monaco domando a Nansen: ≪C'e un insegnamento che sinora nessun

maestro abbia mai predicato?≫

Nansen disse: ≪Si, c'e≫.

≪Che cos'e?≫ domando il monaco.

Nansen rispose: ≪Non e mente, non e Buddha, non e cose≫.

Un vento molto forte non dura tutto il mattino;

uno scroscio di pioggia non dura tutto il giorno.

Tale e il corso della natura.

E se la natura stessa non puo sostenere a lungo i suoi sforzi,

quanto meno lo potra l'uomo!

Tao Te Ching

≪E la nube ad inseguire il vento o il vento a inseguire la nube? Se

s'inseguono tra loro, com'e possibile che giungano ad incontrarsi?≫ chiese

un monaco.

≪S'incontrano≫ disse Joshu ≪nell'ultima profondita della notte, dove la

nube non e piu nube e il vento non e piu vento.

≪Maestro, insegnami a parlare con i miei sogni. Voglio che rispondano alle

mie domande≫ chiese qualcuno.

≪I sogni sono soltanto domande≫ rispose Joshu.

≪E dov'e la risposta?≫ chiese quello.

≪Se tu sapessi dov'e la risposta, non la cercheresti nei sogni≫ disse

Joshu.

≪Perche rido quando dovrei essere serio?≫ chiese un giovane monaco.

≪Perche sei un bambino≫ disse Joshu.

≪E quando saro uomo?≫

≪Allorche ti accorgerai di essere serio anche quando ridi.≫

≪Ma sara un bene questo?≫

≪Di quale bene parli?≫ disse Joshu.

Sulla strada per il monte Tai c'era un bambino seduto col capo curvo sulle

ginocchia.

Joshu gli si avvicino e gli chiese: ≪Ti sei smarrito?≫

≪No, non mi sono smarrito, ti aspettavo≫ rispose il bambino.

≪Aspettavi me ?≫ esclamo Joshu

≪E perche mai?≫

≪Accompagnami a casa≫ prego il bambino.

≪Ma tu hai una casa?≫

≪No≫.

≪Se e cosi≫ disse Joshu ≪posso provare ad accompagnarti≫.

≪A casa?≫ disse il bambino

≪Si a casa≫ rispose Joshu.

Un monaco chiese: ≪Gli uomini si agitano e non comprendono cosa li agiti. E

a causa del flusso della mente, vero?≫

Joshu disse: ≪E cosi≫.

≪Ma come uscire se si e nel flusso?≫

Joshu disse: ≪Affondando≫.

Rabbi Pinhas citava spesso la massima:

≪L'anima dell'uomo gli insegnera≫

e la ribadiva dicendo:

≪Non vi e uomo a cui l'anima non insegni continuamente≫.

Una volta i discepoli gli chiesero:

≪Se e cosi perche l'uomo non l'ascolta?≫

≪Continuamente l'anima insegna≫ rispose loro Rabbi Pinhas ≪ma non ripete

mai.≫

Noi danziamo intorno a un anello e supponiamo,

ma il Segreto sta nel mezzo e sa.

Robert Forst

Non sono giovane abbastanza per conoscere ogni cosa.

J.M. Barrie

Suona la campana che puo ancora suonare

Dimentica la tua proposta perfetta.

C'e una crepa in ogni cosa

Che e come la luce che entra dentro.

Leonard Cohen

Per essere un uomo di conoscenza

bisogna essere illuminati e fluidi.

Mistico Yaqui

≪Perche l'amore per una fanciulla mi ha fatto soffrire?・chiese un

giovane.

≪Dovresti dire invece: "Perche la gioia di amare questa fanciulla mi ha

fatto tanto soffrire?" Ma va bene anche il contrario≫ disse Joshu.

Dolce amore, medita sul sapere e sul non sapere, sull'esistere e sul non

esistere.

Poi respingili entrambi perche tu possa essere.

Una trasmissione speciale al di fuori delle scritture;

indipendenza da parole e da lettere;

puntare direttamente allo spirito dell'uomo;

contemplare la propria natura.

Bodhidharma

Cessa di fare il male;

impara a fare il bene;

purifica il tuo cuore:

questa e la via dei Buddha.

La mente ha il proprio luogo,

e da sola puo fare un cielo dell'inferno,

un inferno del cielo.

Sotto la spada alta levata, c'e l'inferno che ti fa tremare;

ma va innanzi, e trovi la terra della beatitudine.

Miyamoto Musashi

Un monaco chiese a Chao-chou: ≪Sono appena entrato nel monastero, per

favore dammi qualche istruzione≫.

Chao-chou disse,≪Hai mangiato la tua razione di riso?≫

Il monaco disse: ≪Si l'ho mangiata≫.

Chao-chou disse: ≪Allora vai a lavare la tua ciotola≫.

Per cinquantaquattro anni ho appeso stelle in cielo.

Ora mi slancio: tutto si frantuma!

Dogen

≪Siccome qualcosa di divino entra nella fabbricazione di una spada, il suo

proprietario e utente dovrebbe rispondere a quell’ispirazione.

Deve essere un uomo spirituale, non un agente della brutalita. Il suo

spirito deve essere unito con lo spirito che anima il freddo acciaio. I

grandi guerrieri hanno instancabilmente istillato questo sentimento nella

mente dei loro studenti. Quando i giapponesi dicono che la spada e l’anima

del samurai, dobbiamo ricordare tutto quello che e implicito: lealta,

sacrificio di se, rispetto, benevolenza e il culto di altri sentimenti

superiori.

Ecco il vero samurai.≫

D. T. Suzuki

≪Come possiamo dare un nome a un sogno?≫ domando un monaco.

≪Ma anche il nome e un sogno≫ rispose Jo-shu.

≪Qual e la sostanza della verita?≫ chiese un monaco.

E Joshu: ≪Ha una sostanza il vento? Ha una sostanza la sete? Ha una

sostanza la morte?≫

≪Non comprendo≫ rispose il monaco.

Joshu disse: ≪Non parliamo ne della sostanza ne della verita. Parliamo

della sete e della morte≫.

≪Sai piangere tu?≫ chiese un monaco.

≪Credo di saper piangere≫ disse Joshu.

≪Ma allora sei ancora lontano dall'essere saggio, perche i saggi non

piangono≫.

≪Chi ti ha detto che i saggi non piangono?≫ chiese Joshu.

≪I saggi≫ rispose quello.

≪Allora io non sono saggio≫ concluse Joshu.

≪Cosa intende dire il poeta Kanzan nei suoi versi: “Legge i Sutra ma non

comprende il significato”?≫ chiese qualcuno.

≪Prova a leggere i Sutra≫ disse Joshu.

≪Voglio praticare la saggezza. Dammi il giusto insegnamento per questo≫

chiese un monaco.

≪Non praticare la saggezza≫ rispose Joshu.

≪Che cosa significa saggezza senza saggezza?≫ chiese qualcuno.

≪Il boccio che cade non torna al ramo≫ disse Joshu.

≪Perche non torna al ramo?≫ insistette quello.

≪Perche e una farfalla ≫ disse Joshu.

≪Satori e sapere?≫ chiese un monaco.

≪Il vuoto e il pieno?≫ disse Joshu.

≪Sei tu che devi rispondere≫ riprese il monaco.

≪Il Bodhidharma ha detto: Io non so≫.

≪E tu che dici?≫

Tra i trenta e quaranta ci assillano i cinque appetiti,

Tra i sessanta e gli ottanta siam preda di cento malanni;

Ma tra i cinquanta e i sessanta siam liberi da ogni male,

Calmo e quieto il cuore gode di ogni riposo.

Bai Ajuyi

Alzati e fai qualcosa di utile,

il lavoro fa parte del koan!

Hakuin

L’attaccamento e il piu grande fabbricatore di illusioni,

la realta puo essere raggiunta solo da chi e distaccato.

Weil

Una monaca chiese a Joshu:

≪Perche quando sto per addormentarmi mi vengono strani pensieri?≫

≪Che cosa vuoi da me?≫ rispose Joshu.

La monaca ripete la domanda: ≪Perche questi strani pensieri?≫

E Joshu: ≪Perche questa strana domanda?≫.

Siedi. Riposa. Lavora.

Solo con te stesso, mai stanco,

Al margine della foresta, gioioso senza desideri.

Buddha

Un monaco chiese a Yun-men:

≪Quali sono gli insegnamenti di una intera vita?≫

Yun-men gli rispose:

≪Una dichiarazione appropriata≫.

Vai senza sapere dove.

Porta, senza sapere cosa.

Il sentiero e lungo, la via sconosciuta.

Koan Zen

Un uomo aveva piantato dei piccoli salici nel suo giardino e temendo che

qualcuno andasse a rubare le piantine incarico un ragazzetto di stare li a

fare la guardia.

Dopo una decina di giorni non era stato rubato nessun salice.

≪Bravo!≫ disse il padrone al ragazzo.

≪Devi aver fatto proprio buona guardia!≫

Il ragazzetto tutto contento per l'elogio decise di rivelare il suo sistema

e racconto:

≪Avevo paura che qualcuno di notte potesse venire a rubare le piantine

cosi ogni sera le tiro fuori dalla terra e le metto tutte in casa, al mattino

dopo le pianto di nuovo. Come vedete e un sistema che funziona!≫

Xiao Fu, Feng Meng Long

Un uomo audace, nobile e coraggioso, rese visita a quattro grandi maestri

di tiro con l'arco, che vivevano insieme in un luogo appartato.

≪Voi siete quattro≫ disse loro. ≪Ciascuno di voi si incammini in una delle

quattro direzioni, poi, volgendosi verso di me, scocchi la propria freccia.

Le fermero tutte prima che mi raggiungano≫.

≪Non e possibile≫ commento uno dei maestri.

≪Quanto dev'essere veloce!≫ commentarono gli altri.

≪Certo e dotato di un magico potere≫.

Allora il Buddha Sakyamuni, che era presente, commento:

≪C'e ancora qualcosa di piu veloce di quest'uomo audace e coraggioso: la

corsa del sole e della luna e del lampo.

E c'e qualcosa di ancor piu veloce del sole, della luna e del lampo...≫.

Maestro Taisen Dashimaru

Quella sera, all'ora giusta, il piccolo Toyo si presento alla porta della

stanza Sanzen di Mokurai.

Batte il gong per annunciarsi, fece tre rispettosi inchini prima di entrare,

poi ando a sedersi in riguardoso silenzio davanti al maestro. ≪Tu puoi

sentire il suono di due mani quando battono l'una contro l'altra≫ disse

Mokurai.

≪Ora mostrami il suono di una sola mano≫.

Toyo fece un inchino e se ne ando nella sua stanza per riflettere su

questo problema. Dalla sua finestra poteva sentire la musica delle geishe.

≪Ah, ho capito!≫ proruppe.

La sera dopo, quando il suo insegnante gli chiese di illustrargli il suono di

una mano sola, Toyo comincio a suonare la musica delle geishe. ≪No, no≫

disse Mokurai. ≪Questo non serve. Questo non e il suono di una sola mano.

Non hai capito niente≫.

Invano Toyo meditava per sentire il suono di una sola mano. Senti il

respiro del vento. Ma quel suono venne respinto.

Senti il grido di un gufo. Anche questo venne rifiutato.

Piu di dieci volte Toyo ando dal Mokurai con suoni diversi.

Erano tutti sbagliati. Per quasi un anno si domando quale poteva essere il

suono di una sola mano.

Finalmente il piccolo Toyo entro nella vera meditazione e supero tutti i

suoni. ≪Non potevo mettere insieme nient'altro≫, spiego piu tardi ≪cosi ho

raggiunto il suono senza suono≫.

Toyo aveva realizzato il suono di una sola mano.

Dopo la morte di Bankei, un cieco che viveva accanto al tempio del

maestro disse a un amico: ≪Da quando sono cieco, non posso osservare la

faccia delle persone, e allora devo giudicare il loro carattere dal suono

della voce.

Il piu delle volte, quando sento qualcuno che si congratula per la sua

felicita o il suo successo, afferro anche una segreta sfumatura di invidia.

Quando uno esprime il suo rammarico per la disgrazia di un altro, sento il

piacere e la soddisfazione, come se quello che si rammarica fosse in

realta contento che nel suo proprio mondo ci sia ancora qualcosa da

guadagnare.

La voce di Bankei, pero, sin dalla prima volta che l'ho sentita, e stata

sempre sincera. Quando lui esprimeva la felicita non ho mai sentito

null'altro che la felicita, e quando esprimeva il dolore, il dolore era l'unico

sentimento che io sentissi≫.

Un giorno, un discepolo si reco agitato da Bodhidharma e gli disse: ≪La mia

anima e tormentata: vi prego, maestro, datele pace!≫

≪Portami qui la tua anima e io le daro pace ≫.

≪Come faccio? L'ho cercata, ma non l'ho trovata≫.

≪Allora e gia in pace≫.

Un giorno, Hui-neng si reco al tempio vicino dove trovo due monaci che

discutevano di filosofia riferendosi a una bandiera che sventolava al

vento.

≪E' la bandiera che si muove≫ sosteneva il primo.

≪No≫ ribatteva il secondo ≪e il vento che la fa muovere≫.

Hui-neng taglio corto:

≪Non e ne la bandiera ne il vento, ma e la mente che si muove!≫.

Ad un monaco che gli chiese di insegnargli la dottrina, rispose: ≪Metti da

parte ogni idea di bene e di male, e guarda qui ed ora il tuo volto originale,

quello che avevi prima di nascere≫.

A un altro che gli domando come fare a diventare un Buddha, disse:

≪L'unica differenza tra un uomo comune e un Buddha e che il primo non sa

di essere un Buddha≫.

Abbandona il passato, abbandona il futuro, abbandona il presente, supera

il divenire, con mente libera da ogni tempo, non ritornare ancora alla

nascita e alla vecchiaia.

In un giorno di sole sedere quietamente senza far nulla; arriva la

primavera e l'erba cresce da se.

Zenrin Kushu

Colui che ha superato i desideri e le avversioni, che e calmo, che non

brama rinascere, che domina virilmente i mondi, questo io lo definisco un

illuminato.

Inayat Khan racconta una storia indu di un pesce che ando da un pesce

regina e gli domando: ≪Sento sempre parlare del mare, ma che cos'e

questo mare? Dov'e?≫.

Il pesce regina spiego: ≪Tu vivi, ti sposi, e hai la tua esistenza nel mare. Il

mare e dentro di te e fuori di te, e tu sei fatto di mare, e finirai nel mare.

Il mare ti circonda come il tuo proprio essere≫.

Settantasei: ho chiuso con questa vita.

Non ho cercato il cielo, non temo l'inferno.

Lascero queste ossa al di la del Triplice Mondo, non asservito,

imperturbato.

Fuyo-Dokai

Per quanto innumerevoli siano gli esseri viventi

giuro di salvarli;

per quanto indomabili siano le passioni

giuro di domarle;

per quanto immensi siano i Dharma

giuro di studiarli;

per quanto incomprensibile sia la verita di Buddha

giuro di conseguirla.

i "Quattro Grandi Voti"

Provaci se vuoi. Ma lo Zen viene da solo.

Il vero Zen si manifesta nella vita quotidiana, COSCIENZA in atto. Piu di

ogni consapevolezza limitata, esso apre ogni porta interiore verso la

nostra natura infinita.

La mente si libera istantaneamente. Come si libera!

Il falso Zen rovina i cervelli come una panzana inventata dai preti e dai

mercanti per smerciare i loro prodotti. Guardalo in questo modo,

dall'esterno e dall'interno: COSCIENZA dovunque, inclusiva, in tutto te

stesso.

Allora non puoi fare a meno di vivere umilmente, con stupore.

Lo Zen e la Desimbolizzazione del mondo.

R.H. Blyth

≪Quella donna che ho molto amato, tutte le volte che la incontro per la

strada non mostra in alcun modo di riconoscermi.

Com'e possibile? Anche lei certamente mi ha amato≫ chiese un giovane.

≪Come puo riconoscerti?≫ disse Joshu ≪le stelle muoiono sull'orlo dei

prati≫.

Zazen: grasse zanzare dappertutto.

Taigi

L’erbaccia cresce in fretta lungo il fiume.

Chiun

Le civette dicono ≪Vieni, vieni≫ alle lucciole.

Solo perche esisto sono qui, tra la neve che cade.

Un mondo buono, gocce di rugiada cadono a una, a due.

Ascolta, ogni cosa rabbrividisce la campana della caducita.

Non piangete, insetti; gli amanti, persino le stelle devono separarsi.

Il cuculo canta per me, per la montagna, a turno.

Dal ramo che galleggia sul fiume, il canto di un insetto.

Io faccio un pisolino,

facendo delle montagne d’acqua battendo il riso.

Senza sbagliare, senza ignorare:

un paio di anatre mandarine

si posano, dondolando, dappertutto.

Nan-o-Myo

La prima cicala: la vita e crudele, crudele, crudele.

Lucciole entrano nella mia casa, non le sdegnare.

Sopravvivere a tutti, a tutti, che freddo!

Piu vicino, piu vicino al paradiso che freddo!

In questo mondo anche le farfalle devono guadagnarsi da vivere.

Dopo il sogno, com'e reale l'iris.

Shushiki

Fiori di susino, un naso, un cuore.

Onitsura

Buddha: fiori di ciliegio nel chiaro di luna.

Hoitsu

Bianca farfalla sfreccia tra i garofani: spirito di chi?

Shiki

Quanto silenzio: la neve disegna ali di anatre mandarine.

Shiki

I piaceri sono come i funghi: senza radici, senza fiori, crescono veloci

dappertutto.

Shinkichi Takahashi

Una sera s'inerpico sino alla cima solitaria; di fra le nuvole gli si scopri la

luna, e come rise di cuore!

Yao-shan

Un improvviso colpo di tuono, le porte della mente si spalancarono.

E toh, ecco la seduto il vecchio, la natura Buddha in tutta la sua

semplicita.

Chaopien

Un gruppo di alberi, d'estate,

un balenio di mare,

una pallida luna serale.

Kobori Enshiu

Il salice e verde, i fiori sono rossi.

Il fiore non e rosso, nemmeno il salice e verde.

Dilettandosi dell'attenzione, con la propria mente ben protetta, si puo

togliere se stessi da ogni difficile situazione, come l'elefante impastoiato

nel fango.

Come la cintura di una citta, protetta di dentro e di fuori, cosi si vigili il

proprio, cosicche l'opportunita non gli sfugga.

Avendo perduta l'opportunita, poi si lamenta che va in rovina...

Conoscendo perfettamente per mezzo dell'attenzione,

i saggi si rallegrano dell'attenzione, dilettandosi di questo nobile cibo.

Quando vide un ritratto del barbuto Bodhidharma, Wakuan protesto:

≪Perche quello non ha la barba?≫

Getsuan disse ai suoi sudditi:

≪Keichu, il primo fabbricante di ruote della Cina, fece due ruote di

cinquanta raggi ciascuna.

Ora supponete di togliere il mozzo che unisce le due ruote. Che ne

sarebbe della ruota? E se Keicku avesse fatto questo, potrebbe essere

chiamato maestro nel fabbricare ruote?≫

Joshu ando in un luogo dove un monaco si era ritirato in meditazione e gli

domando: ≪Cio che e, che cos'e?≫

Il monaco alzo il pugno. Joshu rispose: ≪Le navi non possono rimanere

dove l'acqua e troppo bassa≫, e ando via.

Dopo qualche giorno Joshu torno a trovare il monaco e gli fece la stessa

domanda. Il monaco rispose allo stesso modo.

Joshu disse: ≪Ben dato, ben preso, ben ucciso, ben salvato≫.

E si inchino davanti al monaco.

Mumon

Nansen vide i monaci dell'ala orientale e quelli dell'ala occidentale che si

disputavano un gatto. Afferro il gatto e disse ai monaci: ≪Se qualcuno di

voi dice una buona parola, potete salvarlo≫.

Nessuno rispose, sicche Nansen, intrepido, taglio in due il gatto.

Quella sera torno Joshu, e Nansen gli racconto l'accaduto.

Joshu si tolse i sandali, e se li mise in testa e ando via.

Nansen disse: ≪Se ci fossi stato tu, avresti potuto salvare il gatto≫.

Un monaco domando a Fuketsu: ≪Senza parlare, senza silenzio, come puoi

esprimere la verita?≫

Fuketsu osservo: ≪Io ricordo sempre la primavera nel sud della Cina. Gli

uccelli cantano tra innumerevoli specie di fiori fragranti≫.

Hyakujo voleva mandare un monaco ad aprire un nuovo monastero. Disse ai

suoi allievi che avrebbe affidato l'incarico a chi avesse risposto con piu

acutezza a una domanda.

Poso un vaso d'acqua sul pavimento e domando: ≪Chi sa dire che cos'e

questo senza nominarlo?≫

L'abate disse: ≪Nessuno puo dire che sia una scarpa di legno≫.

Isan, il monaco cuciniere, rovescio il vaso con una pedata e se ne ando.

Hyakujo sorrise e disse: ≪L'abate ha perso≫.

E Isan divenne il maestro del nuovo monastero.

Il passero si tuffa dal tetto al suolo, un lungo viaggio, un razzo s'innalza

verso la luna, miriadi di mondi si abbattono.

Lento movimento: venti piedi in giu, dieci miliardi di anni.

Senza discernimento, il passero non pensa, non fa filosofia, eppure ogni

cosa sta sotto le sue ali.

Shinkichi Takahashi

≪Il Pensiero≫ dicono i maestri, ≪rende sciocchi ≫.

Com'e libero il passero che non ha cervello.

Cinguettio e prima del "ciu", un miliardo di anni.

Un battito, un altro miliardo.

Testa a sinistra, e creato il genere umano.

A destra, e l'uomo rinasce.

E cosi facile, non vi e termine al tempo.

Shinkichi Takahashi

Un sorso inghiotti l'universo.

Uno sbatter d'ali sul ramo o sul tetto

guerra, pace, angoscia svaniscono.

Nulla rimane non una traccia.

Shinkichi Takahashi

≪Il tempo giace sulla grondaia≫

canta il passero, ogni tanto una beccata.

Shinkichi Takahashi

Un vecchio albero predicava la Saggezza,

e un uccello selvatico grida

a gran voce la Verita.

Shinkichi Takahashi

Per nove anni era rimasto,

e nessuno lo conosceva;

con una scarpa in mano torno a casa

in silenzio, senza cerimonie.

Bodhidharma

Nascita e morte sono un grave evento;

Come e effimera la vita!

Bisogna rimpiangere ogni minuto,

Il tempo non aspetta nessuno.

Cielo e terra non mi porgono rifugio;

Sono contento, irreali son corpo e anima.

Benvenuta la tua spada, o guerriero di Yuan!

Il tuo fido acciaio, vivido come il lampo,

taglia il vento della primavera, lo sento.

So-gen

≪E vero che un uomo saggio e una montagna?≫ chiese un monaco.

≪Un uomo saggio ha molti sentieri e foreste, laghi tranquilli e cime

battute dal vento≫ disse Joshu.

≪Per questo e una montagna?≫.

≪Lascia che siano le montagne a parlare≫ disse Joshu.

Nel camminare, cammina.

Nel sedere, siedi.

Soprattutto non tremare.

Yun-Men

Una leggenda indiana narra di un re vissuto all'epoca del Buddha, e che

aveva un'incantevole sposa.

Un giorno, mentre il re dormiva, la giovane donna fuggi, per rendere visita

a un eremita che praticava la meditazione in un piccolo rifugio su un

monte.

Quando il re lo seppe, furente d'ira, si reco da lui.

≪Che stai facendo?≫ gli chiese.

≪Pratico la pazienza≫ rispose l'eremita.

≪Andrai in collera se mi adiro con te?≫.

≪No, a nessun costo≫.

≪Neppure se ti uccido, facendo a pezzi il tuo corpo?≫

≪Neppure se mi uccidi≫.

Allora il re lo fece prendere e mutilare pezzo a pezzo.

Nel sutra che narra l'episodio, il re e designato come "il Tagliatore".

Ma, cosa mirabile, l'eremita sopravvisse al supplizio e continuo a praticare

la pazienza nell'atteggiamento del non-ego.

Maestro Taisen Dashimaru

Quando aveva ormai piu di sessant'anni e stava per lasciare questo mondo,

Eshun, la monaca Zen, prego alcuni monaci di fare una catasta di legna nel

cortile.

Poi si sedette risolutamente nel mezzo della pira funebre e ordino che vi

appiccassero il fuoco tutt'intorno.

≪O sorella!≫ grido un monaco ≪c'e caldo, lassu?≫.

≪Soltanto uno stupido come te potrebbe preoccuparsi di una cosa simile≫

rispose Eshun.

Le fiamme divamparono e lei mori.

Il Sovrano Giallo passeggiava a nord del fiume Rosso.

Sali sul monte Kun-lun, e mentre si preparava a tornare verso sud, si

accorse di aver perduto ≪Perla oscura≫.

La fece cercare da Intelligenza e questa non la trovo; mando allora

Perspicacia e anche lei falli; provo quindi con Analisi e neppure lei riusci.

Fu infine Senza-immagine a trovarla.

Il Sovrano Giallo disse:

≪Non e strano che sia stata proprio Senza-immagine a poterla trovare?≫

Chuang-Tzu

La vita e come noi la troviamo e cosi la morte.

Una poesia d'addio?

Perche insistere?

Daie-Soko

Per cinquantaquattro anni ho appeso stelle in cielo.

Ora mi slancio: tutto si frantuma!

Dogen

Una rosa, e una rosa, e una rosa, e una rosa.

Gertrude Stein

Se tutte le onde della corrente Zen fossero uguali,

innumerevoli persone ordinarie vi sarebbero impantanate.

I meloni sembrano freschi picchiettati di fango

dalla rugiada del mattino.

Basho

O mia gentile, fingi che l'universo sia una conchiglia vuota in cui la tua

mente scherza all'infinito.

Nessun cancello sbarra le pubbliche strade; vi sono sentieri di ogni

genere; coloro che oltrepassano questa barriera camminano liberamente

per tutto l'universo.

Mumon

In un veicolo in movimento, oscillando ritmicamente, sperimenta. Oppure

in un veicolo fermo, lasciandoti dondolare in invisibili cerchi sempre piu

lenti.

Limitandosi a fissare il cielo azzurro oltre le nuvole, la serenita.

Lungo la riva del fiume sotto gli alberi, io scorgo le orme!

Anche sotto l'erba fragrante vedo le sue orme.

Le trovi nel piu profondo di remote montagne.

Queste tracce spiccano ben visibili come il tuo naso rivolto verso il cielo.

Kakuan

Non appena hai l'impulso di fare qualcosa, fermati.

Con tutta la tua consapevolezza, al primo albeggiare del desiderio, del

conoscere, conosci.

Chiudi le orecchie premendole, e il retto contraendolo, e penetra nel

suono del suono.

Quando sei vividamente consapevole mediante un particolare senso, rimani

nella consapevolezza.

Al prorompere di uno starnuto, durante la paura, nell'ansia, sopra un

baratro, irrompendo nella battaglia, nell'estrema curiosita, al primo

accenno di fame, sii ininterrottamente consapevole.

Quando ti senti ben disposta o mal disposta verso qualcuno, non riversare

il tuo stato d'animo su quella persona, ma resta equilibrata.

Dovunque si posi la tua attenzione, in quel punto preciso, sperimenta.

E adesso so che vivro

per il tempo che mi e dato.

Si puo raccogliere l'acqua fresca dal ruscello spumeggiante con le

palme aperte, traboccanti.

Non si puo afferrarla e portarla alla bocca coi pugni stretti,

malgrado la sete che motiva la nostra azione violenta.

Cosa preferisci?

La sicurezza dell'infelicita familiare

o l'infelicita dell'insicurezza ignota.

"Prima di un combattimento, vado in montagna da solo. Immagino che il

mio nemico sia la. Mi figuro di essere attaccato e nella mia mente

combatto sul serio...."

M. Floro Villabrille

(non immaginavo che il Metodo Silva avesse radici cosi profonde, e

daltrocantoo come potrebbe essere diversi!

Gandalf)

"Per quelli che non si lasciano abbindolare dai venditori di fumo, e giunta

l'ora di prendere la Via del Bosco"

Ernst Junger

"L'acqua pura penetra nel profondo della terra e quando il pesce nuota in

quest'acqua ha la liberta del vero pesce. Il cielo e vasto e trasparente

fino ai confini del cosmo: l'uccello che vola nel cielo ha la liberta di un

vero uccello. A spirito libero, universo libero."

Taisen Deshimaru - Zen e arti marziali

Se volete ottenere l'illuminazione, non dovete studiare innumerevoli

insegnamenti. Approfonditene solo uno. Quale? La grande compassione.

Chiunque abbia grande compassione, possiede tutte le qualita del Buddha

nel palmo della propria mano.

Buddha Sakyamuni

Noi stiamo passando il tempo

aspettando che il Fato

possa cambiare qualcosa.

IL PERDONO: remissione del fallo commesso.

Ti avverto, chiunque tu sia, oh che tu desideri sondare gli arcani della

natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso cio che cerchi, non

potrai trovarlo nemmeno fuori.

Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre

meraviglie? In te si trova occulto il tesoro degli Dei: oh uomo, conosci te

stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei.

L'esortazione iscritta sul tempio dell'Oracolo di Delfi e un motto greco (Γνθι σεαυτόν, gnothi

seauton),